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Urbino: Al via Urbino Plays Jazz 2025, undici anni di visioni sonore tra radici e futuro, ecco il programma

Dal 29 luglio al 3 agosto la città ducale e i borghi del Montefeltro tornano a vibrare con "Urbino Plays Jazz", il festival che da oltre un decennio accende i riflettori sulle tendenze del jazz contemporaneo, sulle contaminazioni e sulle energie più fresche della scena italiana.

Anche per l’undicesima edizione tutti i concerti saranno ad ingresso gratuito, grazie all’impegno dell’Associazione Urbino Jazz Club, del Comune di Urbino e del Comune di Sant’Angelo in Vado e con il sostegno di Nuovo Imaie.«Il festival - dichiara il direttore artistico Riccardo Conte - si apre come negli ultimi quattro anni a Sant’Angelo in Vado, con due straordinari artisti del Montefeltro: Mathias Martelli e Simone Zanchini, insieme per la prima volta sul palco nello spettacolo Il suono delle pagine, scritto e ideato da Martelli. Ad accompagnarlo, un ambasciatore della fisarmonica nel mondo, il maestro Zanchini. Come sempre promuoviamo i talenti del territorio, ma anche i migliori giovani jazzisti italiani, offrendo un panorama ricco e dinamico del jazz contemporaneo. Quest’anno - prosegue Conte - porteremo la freschezza compositiva di Gabriel Marciano, l’energia hard-bop del Lorenzo Bisogno Quartet con Cosimo Boni, la sensibilità pianistica del Guglielmo Santimone Trio, l’esplosione crossover dei Blewitt con l’inconfondibile sax di Rosario Giuliani, fino all’affresco urbano del Dario Bassolino Ensemble e al groove vintage del Sam Paglia Trio. Il festival si chiuderà alle ore 19.30 di Domenica 3 Agosto per permettere a chi volesse di spostarsi alla Golena del Furlo per la serata conclusiva del Fano Jazz by the sea» IL PROGRAMMAMartedì 29 luglio, alle 21.15, la rassegna si apre in Piazza Umberto I a Sant’Angelo in Vado con "Il suono delle pagine", incontro inedito fra l’attore-drammaturgo Mathias Martelli e il virtuoso della fisarmonica Simone Zanchini. Lo spettacolo - scritto da Martelli - trasforma alcune pagine chiave della letteratura italiana in materia sonora viva, cucendo monologhi, improvvisazioni e citazioni musicali in un racconto che alterna ironia, pathos e invenzione timbrica.Giovedì 31 luglio, alle 18.15, Piazza delle Erbe a Urbino ospita il Gabriel Marciano Quartet. Il sassofonista classe 2002 - già applaudito a Umbria Jazz - presenta «A Reason to Believe», debutto per Parco della Musica Records: otto brani originali che incrociano sensibilità melodica e groove urbani, con un quartetto (sax, pianoforte, contrabbasso, batteria) che intreccia riff incisivi, metriche dispari e improvvisazioni collettive ad alto voltaggio.Venerdì 1 agosto, sempre alle 18.15 nella stessa piazzetta, riflettori sul Lorenzo Bisogno Quartet affiancato dalla tromba di Cosimo Boni. Il progetto nasce dalla ricerca del sassofonista umbro sul linguaggio hard-bop: temi taglienti, interplay fittissimo e aperture modali che dialogano con l’elettronica di ultima generazione evocata dalla poetica di Boni. Alle 21.15, ci si sposta in Piazza Duca Federico per il Dario Bassolino Ensemble - sette elementi fra fiati, sezione ritmica ed elettronica dal vivo - presenta «Città Futura», affresco che mescola nu-jazz, prog orchestrale, richiami partenopei e beat berlinesi, restituendo l’immagine di un’Italia urbana e viscerale. Dopo il live è previsto presso il locale Fuoritema un DJ-set a cura di Themasi_rbrt.Doppio appuntamento anche per sabato 2 agosto. Si inizia alle 18.15 in Piazza delle Erbe con protagonista la giovane generazione del jazz che risponde al nome di Guglielmo Santimone Trio. A soli 24 anni - ma già premiato in concorsi nazionali e docente a Siena Jazz - il pianista beneventano presenta un repertorio di composizioni originali dove la lezione di Bill Evans e Herbie Hancock incontra poliritmie ispirate al contemporaneo. Il trio - completato da contrabbasso e batteria - cesella dinamiche e nuance timbriche con sorprendente maturità. Alle 21.30 invece appuntamento presso l’area esterna del Caffè 33 che ospita il Sam Paglia Trio, organ-grooves, soul-jazz, tinte lounge e colonne sonore anni ’70, con l’inconfondibile Hammond dell’organista romagnolo a evocare scenari da poliziesco all’italiana, funk e bossa in versione cine-club.Domenica 3 agosto, alle 18.15 grande chiusura in Piazza Duca Federico. La formazione marchigiana Blewitt - recente vincitrice del Jazzit Award 2024 - spalanca un serrato repertorio di brani inediti sospesi tra nu-jazz, rock alternativo e metriche prog e dialoga con il sassofonista Rosario Giuliani, voce storica del jazz mediterraneo. Un promettente dialogo tra generazioni dove lirismo e funk si fondono in assoli incandescenti.Alcuni dei concerti in programma sono possibili grazie al sostegno e al contributo del Nuovo Imaie che, attraverso il Bando 2024-2025, permette la promozione dei nuovi progetti discografici.Il festival si avvale inoltre delle sinergie con Jazz Around, CLUB UNESCO Urbino e Montefeltro, Tele 2000, Italia Jazz Club e del supporto di sponsor come Music In, Pizzeria Urbana, EuroTrad, Federici Sofa, Carcianelli Impianti, Raffaello Travel Group ,Impresa Marcolini srl, Pasticceria “I Dolci di Battista”, Caffè Vineria Raffaello, Cafè Trentatre, Fuoritema, Ristorante Bistrot Azz.Tutti gli eventi sono gratuiti. Info e dettagli su www.urbinojazzclub.com.Puoi commentare l'articolo su Vivere Urbino


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