
Nuove tariffe Residenze protette, GruSol: "Stucchevole ambiguità della Regione"
La regione Marche ha approvato in via definitiva le nuove tariffe delle residenze protette anziani e demenze. Si tratta di circa 5.000 posti in regime di convenzione.
Dopo il passaggio in Commissione, nellâapprovazione definitiva è stata tolta la sola parte che stabiliva lâautomatica riduzione della quota sanitaria se non vi fosse stato il corrispondente aumento di quella sociale (se abbassavano le tariffe i gestori perdevano il contributo sanitario regionale).Per il resto rimangono immutate tutte le altre disposizioni. La quota utente /Comune aumenta del 21,2% nelle residenze per anziani non autosufficienti e del 62,6 in quelle per persone con demenza. Sono inoltre consentiti, a partire da questa cifra, aumenti ulteriori che possono arrivare al 75%. In totale: fino a 70,42 euro (anziani non autosufficienti); 95,34 euro (persone con demenza). Vedi in proposito il nostro comunicato allâindomani della proposta della giunta del 28 luglio 2025, al quale rimandiamo per tutte le altre considerazioni.La precedente regolamentazione, non rispettata da diversi enti gestori, fissava la quota base utente a 33 euro (è gravemente errata lâaffermazione contenuta nella delibera nella quale si afferma che da gennaio 2023, dgr 1950, le ârette baseâ, avevano subito aumenti di 3,7 e 17,63 euro) aumentabile ad un massimo di 49,50 euro giorno.Stucchevole lâambiguità del comunicato diramato lunedì dalla giunta regionale, nel quale nulla si dice sullâaumento delle quote che, con decorrenza luglio 2025, graveranno sugli utenti/Comuni. Dopo aver, infatti, ricordato lâaumento della quota a carico del servizio sanitario si richiama il contributo a sostegno delle rette previsto dal prossimo anno e per lâanno successivo, che come abbiamo già avuto modo di evidenziare riguarderà non più di 1.600 persone, il 15,5% dei potenziali beneficiari che la regione Marche aveva indicato (in tutte le residenze per anziani) in 10.314.Dunque, nessun sostanziale cambiamento del provvedimento da parte della giunta i cui effetti si faranno presto sentire su migliaia di persone. Dâaltra parte con proteste inesistenti da parte chi (associazioni di rappresentanza e organizzazioni sindacali) avrebbe dovuto tutelare i residenti, lâesito era facilmente immaginabile.A delibera approvata, sarà necessario approfondire se vi siano, come riteniamo, anche profili di illegittimità (a partire dalla possibilità di aumento delle rette fino al 75%) e del caso impugnare il provvedimento.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi
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