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Ruggeri (M5S): "Carenza dei medici di base nelle Marche: la crisi esplode, il problema era stato già denunciato"

«Quanto sta accadendo oggi nella sanità territoriale marchigiana non è una sorpresa: è l’esito di criticità che avevo già sollevato più volte nella precedente legislatura, chiedendo interventi strutturali e non soluzioni tampone».

La situazione fotografata recentemente dalla Fondazione Gimbe e dalle analisi degli operatori del settore conferma un quadro drammatico: la Regione Marche è ultima in Italia per numero di candidati ai concorsi per la formazione dei medici di medicina generale, con soli 82 partecipanti a fronte di 160 posti disponibili. Questo mentre la carenza reale, secondo le stime, supera le 130 unità, ma alcune valutazioni parlano addirittura di 238 medici mancanti lungo tutto il territorio regionale.Una crisi annunciata, aggravata dall’aumento dei pensionamenti (107 nel solo 2024), dal 20% di abbandoni durante il percorso formativo e da condizioni lavorative divenute sempre più insostenibili. «Non è una questione di sfortuna – continua Ruggeri – ma di mancata attrattività della professione, schiacciata da carichi burocratici enormi, da un numero di pazienti che supera spesso i 1.400 a medico e da un quadro normativo che peggiora la vita lavorativa dei giovani professionisti. Il nuovo Ruolo Unico, contestato dagli stessi sindacati, impone obblighi da dipendenti mantenendo però il regime di libera professione: una contraddizione che rende ancora meno appetibile l’ingresso nel sistema».Nel frattempo, il rischio è quello di ritrovarsi con strutture nuove ma vuote: le Case di Comunità finanziate dal PNRR, 29 nelle Marche, potrebbero diventare cattedrali nel deserto a causa dell'assenza di personale sufficiente. «È paradossale – osserva Ruggeri – che si continui a investire in spazi e muri senza affrontare il vero nodo: rendere attrattivo il lavoro dei medici di base, garantire tutele, semplificazione e un modello di assistenza sostenibile. Gli operatori lo dicono chiaramente: senza medici, nessuno potrà far funzionare queste strutture».La situazione è particolarmente grave nelle province più colpite: Macerata registra 70 medici mancanti, Ancona 58, Pesaro-Urbino 52. Ma l’emergenza riguarda tutto il territorio regionale, soprattutto le aree interne dove i bandi vanno deserti e i cittadini rimangono privi del servizio essenziale del medico di famiglia.«La Regione non sta combattendo la carenza di personale sanitario: la sta alimentando – conclude Ruggeri – ignorando segnali e denunce che arrivano da anni. Oggi il problema è diventato una voragine, e servono risposte immediate, strutturali e finalmente lungimiranti. Il Servizio sanitario regionale rischia il collasso e ogni ritardo sarà pagato dai cittadini delle MarchePuoi commentare l'articolo su Vivere Fano


Marta Ruggeri Consigliere regionale M5S