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“Retribuzioni più alte, sicurezza e politiche industriali”, le richieste della Uiltec dal Consiglio nazionale di Pesaro

“Le Marche sono una terra di saperi artigiani, di eccellenze produttive che rappresentano il valore del lavoro in Italia e questo è un momento molto complesso e sfidante. Parlare di energia o di moda con una visione sindacale non solo è attuale ma è anche assolutamente necessario.

Viviamo in una fase di transizione dove la questione energetica, o almeno a parole, è al centro dell’agenda economica e sociale”. Così, la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, ha salutato l’avvio dei lavori del Consiglio Nazionale Uiltec, categoria che rappresenta importanti settori molto sviluppati nella nostra regione come energia, chimica, moda e tessile, che si sta svolgendo da ieri a Pesaro alla presenza del segretario generale nazionale, Pierpaolo Bombardieri, e della segretaria generale Uiltec, Daniela Piras. Tra i temi trattati, i costi dell'energia, l'impatto ambientale, le politiche di decarbonizzazione condizionano la vita delle imprese, ma soprattutto la vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Serve una politica industriale lungimirante che tenga insieme l'innovazione, la sostenibilità e la dottrina sociale. Serve in generale in Italia e serve in maniera importante nel nostro territorio. Secondo Manuel Broglia, segretario generale Uiltec Marche, “due giorni di dibattito, analisi e approfondimento per i temi che interessano la nostra categoria. Siamo molto orgogliosi di aver ospitato qui un appuntamento importante come il Consiglio Nazionale, durante il quale abbiamo rilanciato la nostra politica contrattuale e industriale, con tutte le capacità per renderla possibile anche qui nelle Marche”. “La Uil – ha proseguito la segretaria Mazzucchelli - ha una visione chiara. Ovvero quella che la transizione va accompagnata con investimenti pubblici mirati, formazione continua, con una contrattazione che metta al centro la persona e la qualità del lavoro. Noi non possiamo accettare che le trasformazioni in atto si traducano in disuguaglianze e in precarietà. Il settore moda, così radicato nel territorio marchigiano, è un perfetto esempio di come tradizioni e futuro possano e debbano convivere. La Uiltec è una categoria che è pilastro del nostro sindacato – ha concluso Mazzucchelli – che ha capacità di rappresentare il lavoro e contribuire a costruire una transizione giusta, che non lasci indietro nessuno”. Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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